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GABRIELLA VICINO: sui diamanti.

Gli antichi Greci credevano che i diamanti fossero dei frammenti di stelle caduti sulla Terra. Alcuni di loro sostenevano che erano lacrime degli Dei. Un'altra leggenda sostiene che esisteva una valle inaccessibile nell'Asia centrale tappezzata di diamanti, custodita da uccelli rapaci dall'alto e da serpenti dagli occhi assassini sulla terra. La verità è comunque che l'origine esatta dei diamanti è ancora piuttosto misteriosa, persino per gli scienziati ed i geologi.
Sebbene il diamante sia la gemma più dura conosciuta dall'uomo, la sua composizione è molto semplice: è comune carbonio, come la grafite delle matite, ma con un punto di fusione di 6900 gradi Fahrenheit, cioè due volte e mezzo il punto di fusione dell'acciaio.
Miliardi di anni fa le forze elementari di calore e pressione trasformarono miracolosamente il carbonio in diamante. La massa vulcanica in cui questa cristallizzazione avvenne salì ed irruppe attraverso la crosta terrestre raffreddandosi nei crateri di kimberlite. Ed è, infatti, in questi crateri di kimberlite che ancor oggi si trovano i diamanti. 
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Perché i diamanti sono così preziosi.
Tutto ciò che è molto raro è molto prezioso. I diamanti, formatisi miliardi di anni fa, sono rari perché solo pochi sono sopravvissuti al rischioso percorso dalla profondità della terra alla superficie. Infatti, nonostante la produzione di diamanti sia aumentata in tempi recenti, si stima che ne siano state estratte sino ad ora solo 350 tonnellate. Dei diamanti estratti oggi, soltanto il 50% sono destinati alla gioielleria. Ottenere questa quantità relativamente piccola di pietre, sia per gioielleria sia per uso industriale, non è facile nemmeno con la tecnologia di oggi.
Approssimativamente 250 tonnellate di materiale minerario devono essere estratte e lavorate per ottenere un diamante di un carato di buona qualità.
Prima che il diamante raggiunga la mano di una donna, probabilmente tocca almeno quattro continenti e le vite di centinaia di persone. Infatti, è necessaria l'esperienza di molti abili ed esperti artigiani per il complicato processo di estrazione e rifinitura di un diamante. Nonostante i diamanti sono stati estratti per la prima volta in India più di 2800 anni fa, la moderna industria cominciò con le sue scoperte nel Sud dell'Africa solo alla fine del diciannovesimo secolo.
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Paesi con centri di taglio
Oggi i quattro paesi principali produttori di diamanti grezzi sono l'Australia, lo Zaire, il Botswana e l'ex Unione Sovietica. Essi garantiscono più dell'80% della fornitura mondiale.
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Il diamante - Eterno simbolo d'amore
Fin dal quindicesimo secolo soltanto i re indossavano diamanti come simbolo di forza, coraggio ed invincibilità. Col passare dei secoli i diamanti sono diventati il dono d'amore per eccellenza. Si diceva, infatti, che le frecce di Cupido avessero la punta di diamante, pietra che possedeva un ineguagliabile potere magico. Dai tempi più antichi i diamanti sono sempre stati associati all'amore ed alle leggende. La parola diamante viene dal greco "adamas" che significa "invincibile", e suggerisce l'eternità dell'amore. I greci credevano, infatti, che il fuoco del diamante riflettesse la costante fiamma dell'amore eterno. La tradizione dell'anello di fidanzamento con diamante si instaurò solo nel 1477, quando l'Arciduca Massimiliano d'Austria donò un anello con diamanti a Maria di Borgogna. La ragione per cui le donne indossano l'anello all'anulare della mano sinistra risale invece ai primi egizi. Infatti, essi credevano che la vena amoris (la vena d'amore) corresse direttamente dal cuore alla punta dell'anulare della mano sinistra.
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Come si rivela la bellezza di un diamante
Un diamante grezzo assomiglia ad un ciotolo qualsiasi, e nessuno lo degnerebbe di uno sguardo. E' l'abilità del tagliatore di diamanti che svela la fiera bellezza che giace nascosta nelle pietre. La bellezza di un diamante dipende dal modo in cui esso riflette la luce, e il tagliatore deve sagomare la pietra in maniera tale che penetri dalla parte superiore, sia riflessa all'interno ed esca di nuovo dall'alto. In questo modo è riflessa la maggior quantità di luce, e il diamante risplende con il suo fuoco, la sua brillantezza e il suo scintillio. Sparsi in tutto il mondo, i principali centri di taglio si trovano a New York, Anversa, Tel Aviv e Bombay. Il mercato dei diamanti è molto importante per questi paesi. Ad esempio solo in India sono impiegati circa 400.000 tagliatori. In Israele lavorano 12.000 tagliatori, in un'industria che rappresenta circa il 25% degli introiti totali dell'esportazione israeliana.
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La forma o taglio di un diamante
Il taglio a brillante è la forma più conosciuta, ma esiste un'ampia varietà di altre forme che spazia dalle più tradizionali a marquise, goccia, smeraldo, ovale, baguette o cuore sino alle più fantasiose e creative.
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L'arte dei designer di gioielli
Dopo che un diamante è stato tagliato e levigato, passa alla fase di produzione del gioiello, affidata ad abili designer ed artigiani. Sono loro a creare le montature che faranno risaltare al massimo le gemme. Di solito si usano metalli preziosi, come oro e platino, che creano un piacevole contrasto con la fredda brillantezza della più preziosa tra le gemme naturali. La gamma di design dei gioielli con diamanti è così vasta da permettere a ciascuno di trovare un gioiello adatto al proprio gusto e stile di vita. Oggi si preferiscono le forme semplici ed eleganti a quelle molto ornate. Design che illuminano e mettono in risalto il fuoco quasi magico e l'incantevole bellezza dei diamanti. Naturalmente sono molte le pietre ancora montate sui tradizionali anelli di fidanzamento o sulle classiche verette da anniversario, il cerchio di diamanti che significa: "Il mio amore finirà al termine del cerchio". L'uso di donare questi simboli d'amore è, infatti, molto più forte adesso di quanto non sia mai stato. Recentemente la creatività dei designer è stata stimolata da una nuova idea: la realizzazione di preziosi accessori maschili con diamanti. E, infatti, sono sempre più gli uomini che scoprono e apprezzano il diamante come simbolo di classe e di gusto.
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Le 4C - Una guida per la qualità ed il valore dei diamanti
Un diamante si giudica attraverso quattro diverse caratteristiche che si combinano in molti modi determinando il valore della gemma. Sono dette 4C.

PESO (Carat weight)
Come per tutte le pietre preziose, il peso - e perciò la grandezza - di un diamante è espresso in carati. La parola carato ha origine come unità di peso naturale: i semi dell'albero del carrubo. I diamanti erano per tradizione pesati con questi semi, fino a quando il sistema fu unificato e un carato fissato a 0,2 grammi (un quinto di grammo). Un carato è diviso in 100 "punti". Perciò un diamante di 25 punti pesa un quarto di carato, ovvero 0.25 carati. Eccovi alcuni esempi che mostrano la grandezza approssimativa rispetto al peso:


PUREZZA (Clarity)
Quasi tutti i diamanti contengono minute tracce di carbonio non cristallizzato, l'elemento dal quale sono stati originati. Molte non sono discernibili a occhio nudo e hanno bisogno di essere ingrandite per diventare visibili. Sono chiamate inclusioni, e sono le impronte digitali naturali che fanno di ogni diamante un pezzo unico. In ogni caso, meno inclusioni ci sono, più rara è la gemma. Riportiamo qui a lato la terminologia unificata Confedorafi. Purezza è perciò il termine usato per indicare fino a quale grado il diamante da voi acquistato è privo di tali imperfezioni.
Vi sono tre principali sistemi di graduazione internazionali per classificare i diamanti GIA, CIBJO e HRD. Un Diamante privo di inclusioni sia all'interno che all'esterno è classificato FL "puro" dal sistema GIA; l'altro sistema usa il termine "puro alla lente" o "internamente puro". Al di sotto di questo primo grado di classificazione i sistemi si equivalgono.

COLORE (Colour)
Il miglior colore di un diamante è il non colore. Più un diamante si avvicina alla totale assenza di colore, più è raro e prezioso. La maggior parte delle gemme, comunque, appare appena tinta di giallo o marrone. Altre, ancora più rare, sono in natura di colore ben definito e sono denominate "fancies", fantasia.

TAGLIO (Cut)
Di tutte le quattro caratteristiche (4C), il taglio è quella più influenzata dall'uomo. Le altre sono dettate dalla natura. Il taglio del diamante influenza profondamente lo scintillio e il fuoco, perciò è l'abilità del tagliatore che rivela la bellezza della gemma.
Il comportamento della luce nel diamante.

Il taglio è ciò che permette al diamante di sprigionare la massima quantità di luce. In un diamante tagliato correttamente la luce è riflessa dalle faccette del padiglione in modo che fuoriesca dalla parte superiore del diamante. Se un diamante è tagliato con un padiglione troppo profondo, una parte della luce si perde uscendo dalla parte opposta del padiglione stesso. Se il padiglione è troppo piatto la luce esce prima che possa essere riflessa.

La quinta "C" - La fiducia nella gioielleria Gabriella Vicino
Quando avete deciso di scegliere un diamante, Gabriella sarà lieta di spiegarvi le 4C. Vi dirà le differenze tra le varie qualità di diamanti e come queste qualità influenzano il prezzo. Un buon gioielliere sa quanto è preziosa una buona reputazione, perciò Gabriella vi aiuterà nella scelta illustrandovi la qualità perché sa che state facendo uno dei vostri acquisti più importanti.
Dovete tenere presente che i prezzi attuali non sono gli stessi di quando i vostri genitori o nonni si sono sposati, pensate però, che al contrario di altri importanti acquisti fatti in occasioni speciali, come un costoso abito nuziale, un diamante non scomparirà in una scatola in soffitta.

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